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2 risposte a “Affrontare l’Alzheimer: Voglio andare a casa!”

1. 

   Claudia

   Febbraio 25, 2025

   Gent.me,
   Ho ascoltato con molto interesse il vs video, in quanto mi ritrovo a gestire mia mamma affetta da demenza , che quasi quotidianamente dice di voler andare a casa.
   Devo dire che il mio approccio, errato, è stato inizialmente di fare muro e insistere col dirle che quella era la sua casa da 50 anni .. poi forse con l’accettazione della malattia che via via si è un po’ più consolidata ho provato il vs approccio…è stato sicuramente migliorativo perché non si è creata quella tensione e quel nervosismo in lei, guai ad essere contraddetta anche quando stava bene!Certo inutile dire che è sfinente cercare di assecondarla , perché comunque il tutto non si risolve in 5’ ma sicuramente creare un clima più accomodante ti permette di non peggiorare la situazione.
   Grazie..
   Ho scoperto da poco il Vs gruppo e sono sicura mi aiuterà.
   Claudia

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   1. 

      admin

      Marzo 1, 2025

      Grazie Claudia
      per il suo messaggio così sentito, così vero.
      Ha proprio ragione: la fatica è tanta così come il tempo che va dedicato ad una persona smemorata, e tutto questo impegno a volte può essere sfinente.
      Con l’Approccio Capacitante noi ci diamo un obiettivo: trovare un Punto di Incontro Felice tra il mondo passato in cui è immerso il nostro caro ed il nostro mondo presente, così da mantenere viva e soddisfacente la relazione anche quando la malattia sembra prendere il sopravvento.
      E si, dice bene quando scrive che questo atteggiamento ci consente di non peggiorare la situazione.
      Forse all’inizio può essere un po’ difficile applicare le tecniche dell’Approccio Capacitante perché questo comporta fermarsi un attimo e non agire di impulso, ma con la pratica può diventare una vera e propria modalità di relazione.
      Continui a provare, a sperimentare, a tenere d’occhio i risultati e ci faccia sapere!

      Chiara e Daniela

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